IL SIMBOLISMO DEL DRAGO E IL DRAGONE DI MILANO

di Kevin Monterosso e Giuseppe Barbera

“ Tavola acquerellata di Ulisse Aldrovandi raffigurante un drago alato. Aldrovandi non pensava che mostri e draghi fossero animali fantastici; era quindi logico per lui includerli nella rappresentazione enciclopedica della natura. “

In un mito ormai perso nella notte dei tempi si narra che verso l’anno 1100 dell’era volgare, a Milano esisteva un vasto lago di acqua salmastra che occupava una superficie piuttosto estesa situata nell’attuale zona di Lodi, nell’area compresa tra Brembate (BG) e fin quasi Cremona; con all’interno una creatura spaventosa molto simile a un drago serpentiforme chiamato Tarantasio.
La leggenda vuole che questo enorme rettile, abitasse grosso modo l’area in cui oggi si trovano i giardini di Indro Montanelli e che chiunque si avvicinava troppo veniva divorato e quelli che non venivano mangiati, si vedevano arrostiti dal suo mefitico fiato infuocato.
Il drago alla fine venne sconfitto da un “certo” Umberto Visconti, Conte di Angera e progenitore di quella famiglia che un giorno sarebbe stata alla guida della possente città di Milano. Umberto si recò nella tana di Tarantasio e dopo 3 giorni di estenuanti combattimenti riuscì ad ucciderlo, tornando in città città con in pugno la testa del drago.

Questa leggenda rappresenta una delle possibili origini del biscione (el bisùn – in milanese) visconteo, glorioso vessillo meneghino.

Ma cosa rappresenta simbolicamente ed esotericamente il drago?

Il drago è un serpente alato.
Nell’occidente celtico il drago è il tutto.
nell’occidente greco-romano Minerva è definita “dragonessa”.
I legionari di Decio avevano delle truppe speciali scelte, iniziate ai misteri di Mitra appellate Dracones.

Ad un certo momento, essendo il drago simbolo del paganesimo, si crea il modello di S.Giorgio che uccide il drago, che simboleggia l’abbattimento dell’astrusità pagana. Dalla prospettiva pagano Gentile, volendo vedere in maniera positiva il simbolismo di Giorgio, bisognerebbe trasporlo alla chimera; infatti la sua iconografia è identica a quella di Bellerofonte che uccide la chimera.

I serpenti simboleggiano le astralità, un serpente alato (drago) è un’astralità dinamica in movimento.

Cosa ne differenzia positività o negatività del fenomeno?

la differenza la fa la mente, che così come incide sul Daimon, parimenti incide sull’astralità collettiva.
Quando l’anima entra in contatto con astralità basse, se la mente si lascia coinvolgere dai pensieri larvali che si nutrono in essa, allora l’anima diviene caotica e si sviluppa una chimera che si manifesta in atteggiamenti apparentemente “istintivi”, ma che in realtà provengono da suddetta astralità e da essa sono gestiti, portando la persona al disordine, persino ad azioni di cui non è cosciente.
Quando un individuo si fa coinvolgere dalle astralità correnti o drago\chimera, in quel momento si sta facendo cogliere da esso\a e verrà contaminato senza che se ne accorga.
In un santuario si avranno quindi buoni pensieri, in un bar giungeranno invece alla mente immagini basse in base a chi lo frequenta.
Il fenomeno descrive la simbiosi dell’anima con l’astralità corrente: la prima tende a prendere la forma che trasmette la seconda.

Per abbattere questo elemento, deve entrare in gioco lo spirito, che con la sua volontà deve frenare e domare le emotività.
E’ grazie all’azione spirituale che si raggiunge la separazione dagl’istinti e si diventa individui di forza (il Vir da “vis” o la Virgo da “vis agens”), anziché uomini di fango (homo da humus).
Incarnando l’azione eroica in sé, nell’atto della coltivazione dello spirito, il\la drago\chimera sarà abbattuto\a e le spaventose illusioni da lui\lei create moriranno con esso\a.

Solo con il raggiungimento del distacco si è liberi e non passivi e gestiti dall’astralità corrente.
il distacco si racciunge con la pratica eseguita con estrema correttezza:
Abluzioni
Regimi catartici
Riti (nei momenti corretti)
Dinamica mentale
studio

Questo pentacolo conduce l’uomo alla crescita, ed in effetti è nella stella a 5 punte che si cela il mistero del numero aureo

Angerona and Iuppiter


Few know it, but the Goddess Angerona is closely connected with the Jupiter Child, the same venerated in Anxur (volsco name of Terracina).
In ancient Rome, during the Divalia of December 21, solar rites for the solstice took place at the same time as the saturnal celebrations and the mysteries of Angerona were applied, which connect silence to the predestined birth of the Sun; In Terracina celebrated as a Iuppiter child (Iuppiter Anxur). The connection between Angerona and Venus Libitina is also fundamental (it is in the temple of this goddess that the shrine dedicated to the lady of Silence was kept). In turn, even Libitina is connected to the death of the Sun (December 21) and to the awareness of its certain rebirth (December 25 dies natalis Solis Invicti). In all this, the presence of a shrine dedicated to Venus at the temple of Jupiter Anxur has thrown into crisis archaeologists who begin to launch various hypotheses which, lacking the knowledge of Tradition, distance them from understanding the real connection between Venus and Jupiter as a child.
The same mysteries, once reconquered, Pietas kept and celebrated in the Sanctuarium Pietatis (where the temple of Jupiter was erected) faithfully adhering to the sources and ancient logics.