IV Campo di Flora

MMDCCLXXVI A.V.C. – 2023 e.v.

Dal 10 al 17 agosto
Santuario di Venere – Pioppo (PA)

Ritorna il Campo di Flora, il campo dei Tradizionalisti Romano-Italici promosso dall’Associazione Tradizionale Pietas e, da quest’anno, anche dall’ente per la religione classica Pietas – Comunità Gentile.

L’evento ha finalità formative per i praticanti della Tradizione Classica e della loro comunità, di avviamento e sviluppo dei Santuari Gentili ed è una forma di autofinanziamento per i medesimi. Le offerte che infatti saranno raccolte in occasione del Campo di Flora verranno utilizzate per l’erezione di templi e santuari gentili, per il potenziamento e mantenimento delle strutture realizzate, per lo sviluppo delle biblioteche sacre dedicate al culto classico, delle foresterie finalizzate all’accoglimento dei nostri pellegrini, delle sale conferenze, degli stadi e dei teatri che realizzeremo nei nostri santuari.

Durante il Campo di Flora si svolgono attività rituali, di formazione iniziatica, misterica e sacerdotale, visite di templi e santuari antichi e moderni, attività di impegno collettivo per la costruzione e lo sviluppo dei santuari, simposi, gite al mare, banchetti, giochi sacri, conferenze, lezioni spirituali, attività di osservazione astronomica ed altro ancora.

L’evento si svolgerà dal 10 al 17 agosto, presso il nuovo santuario di Venere in provincia di Palermo, in località Pioppo, il quale verrà inaugurato per l’occasione. Qui oltre al tempio è presente una struttura ricettiva con 13 camere per ospitare i pellegrini, sala conferenze, cucine, bagni, sala banchetti, una biblioteca costituenda destinata a conservare: testi classici, libri rari sulla Tradizione, con inclusi settori dedicati all’astronomia antica, all’ermetismo, alle tradizioni alchemiche classiche, ai grandi filosofi e sacerdoti del mondo antico.

PROGRAMMA

N.B.: il programma può subire variazioni in base alle esigenze di campo.

AGOSTOATTIVITA’
10Spedizione all’alba per i Riti alle sorgenti, rientro al Santuario di Venere in mattinata e realizzazione auguraculum, tratta degli auspici, eventuale inaugurazione, eventuale inizio costruzione del tempio di Venere.
11Costruzione del tempio di Venere.
12Partenza alle 9.00 per la Giornata al Santuario di Demetra a Leonforte (incontro alle ore 11.00) qui i riferimenti per trovare il tempio da google maps https://goo.gl/maps/v22bYwmjF5kVrBsu7 – Festeggiamenti con atti rituali, banchetto, giochi, conferenza. Alla sera rientro (partenza da Leonforte per le ore 18.30, cena al Santuario di Venere).
13Giornata al Santuario di Apollo con riti all’alba. Banchetto, giochi rituali, lavori per decorare il santuario.
14Visita di Selinunte
15Ferie Auguste – mattina al tempio di Apollo, sera al tempio di Venere
16Kalendae presso il tempio di Venere
17Dies Religiosus

ATTIVITA’

Le attività del Campo vengono organizzate con il fine iniziatico di imparare a smuovere le energie dei singoli a favore della Comunità, creando così un meccanismo di sinergie che portano crescita ed equilibrio tanto al macrocosmo del gruppo quanto al microcosmo dell’individuo.

Salvo alcune eccezioni (mattine in cui è richiesto di operare all’alba), il programma del Campo cerca di seguire una predisposizione molto chiara e precisa degli orari, che è quella che segue, col fine di creare un ordine nello spazio tempo che possa essere atto di riordinamento cosmico interiore ed esteriore.

Ore 7.30             Sveglia, ginnastica

Ore 8.00             Caffè, Doccia

Ore 8.30             Attività Rituali

Ore 9.00             Conferimento incarichi del giorno

Ore 9.10             Colazione

Ore 9.30             Lezioni sacerdotali

Ore 10.00           Lavori

Ore 12.30           Pranzo

Ore 15.00           Siesta

Ore 16.00           Conferenze, lezioni iniziatiche

Ore 17.00           giochi o attività sacre

Ore 18.00           Lavori

Ore 20.30           Cena con simposi

Ore 23.00           Attività di osservazione celeste

Ore 24.00           Silenzio

ORGANIZZAZIONE

Il Campo di Flora ha un Direttore di Campo, funzione che viene affidata alla persona spiritualmente più evoluta, il quale coordina 8 gruppi operativi, aventi ognuno compiti distinti e ben specifici, cui vengono assegnati a rotazione i vari partecipanti al campo. Ogni giorno viene appesa, sulla bacheca di Campo, la lista dei diversi gruppi operativi con i nomi delle persone assegnate ai medesimi, in base alle disponibilità date.
I gruppi sono 8, quanto le giornate di campo, così che ogni giorno, a rotazione, ognuno partecipi a tutti i gruppi.

GRUPPOFUNZIONE
Segreteria di Campodeve occuparsi dell’accoglienza di chi giunge e delle attività di segreteria e controllo che gli vengono affidate dal Direttore di Campo.
Costruzione TempliSi occupa della costruzione materiale dei templi e delle attività di decorazione e sistemazione dei medesimi.
PulizieSi occupa della pulizia dei bagni e della struttura. Almeno una volta capita a tutti
CambusaSi occupa della spesa alimentare e della dispensa di campo
CucinaSi occupa di preparare Colazione, pranzo, merenda e cena (e lavare le stoviglie)
Baby Sitting mattinaSi occupa di controllare e far giocare i bambini la mattina
Baby Sitting pomeriggioSi occupa di controllare e far giocare i bambini il pomeriggio/sera
SacerdotiSi occupano di dirigere i riti mattutini
BibliotecaSi occupano delle trascrizioni dei testi rituali che gli vengono affidati e della realizzazione di libri, papiri e pergamene per la biblioteca.

I COSTI

Sarà possibile usufruire della foresteria con una libera offerta, mentre per i banchetti si svolgeranno delle collette per poter provvedere alle spese alimentari.

Per maggiori informazioni, scrivere a info@tradizioneromana.org

La statua dell’imperatore Giuliano e l’unità tra Gentili Ellenici e Romani

Statua esposta su un altare gentile presso l’Areopago di Atene

Il 21 giugno del 2775 dalla fondazione dell’Urbe (2022 dell’era volgare) la Comunità Gentile della Pietas e la Comunità Gentile Ellenica di Thyrsos hanno svolto riti, in occasione del solstizio estivo, dedicati all’imperatore Flavio Claudio Giuliano.

Immagine di un rito presso il tempio di Apollo ad Ardea

L’insegna dell’imperatore Flavio Claudio Giuliano, mostrata dal pontefice massimo della Pietas in prossimità dell’altare del tempio di Apollo ad Ardea

Le insegne di questo imperatore tollerante, scelte come simbolo della fratellanza spirituale tra Greci e Romani, sono state esposte in contemporanea sugli altari della religione romana e su quelli della religione greca: il tutto per esprimere un messaggio di unità spirituale fondata sui principi della solidarietà e della tolleranza religiosa, valori che caratterizzarono questo grande imperatore filosofo.

Presso il sepolcro dell’imperatore sono stato portati fiori, accompagnati dal simbolo del carro solare, ricco di significati profondi, connessi alla scansione del tempo degli uomini e del mito ed alla segreto della trasformazione della pietra interiore dell’individuo, quel medesimo sasso che vomitò Crono e quello dal quale Deucalione e Pirra fecero rinascere l’umanità.

Sepolcro del Divo Flavio Claudio Giuliano imperatore.

Ed è proprio di una rinascita che oggi abbiamo bisogno, spirituale, ricca di valori sani, che possa essere preludio di una nuova età dell’oro, fondata sul recupero e sul ripristino dei misteri della nostra Tradizione, emblema del potere umano della “trasformazione”. Come insegnava Pitagora: “tu abbi fiducia e confidenza, che l’uomo è della razza degli Dei”.

Sull’areopago di Atene è stato esposto il ritratto dell’imperatore Giuliano, una immagine pregna di significato.

Rituale presso l’areopago di Atene

Una copia di questa statua è stata inviata in dono al tempio di Giove a Roma: essa è stata offerta ritualmente il giorno 26 giugno, anniversario della morte di questo personaggio annoverato tra gli eroi ed i divi della tradizione.

26 giugno 2775. Tempio di Giove. La statua inviata dalla comunità Ellenica viene offerta ritualmente presso il tempio di Giove a Roma

La statua dell’imperatore Giuliano, donata dai fratelli della Comunità Ellenica al tempio di Giove, è stata posta in prossimità dell’ara interna, tra i doni e gli ex voto.

Questo gesto esprime la volontà di un legame sempre più stretto tra gentili ellenici e romani, il tutto in una via ricca di valori riassumibili in unico termine: Pietas, in greco Eusebia. Si tratta del sentimento di amore e rispetto nei riguardi del sacro, un sentimento ineffabile, impossibile da spiegare con il limite delle parole umane ma che può essere inteso da chiunque pratichi con amore la via spirituale del rapporto tra uomini e Dei. La dedizione all’onestà, alla verità, alla dolcezza, all’amicizia, all’Amore. Il miglioramento di se stessi per il tramite del superamento delle passioni umane a favore di una presa di coscienza interiore, che faccia ascendere l’essere umano alla condizione superiore che gli compete, prossima agli Dei, fondata sul distacco, sulla conquista della libertà interiore e sulla riscoperta di valori etici eterni, che consentono di vivere e amare in maniera celeste e divina.

Il tempio di Giove a Roma ospita svariati doni inviati e portati da membri e rappresentanti della Comunità Gentile Ellenica

Le attività rituali che, oramai da anni, uniscono i gentili ellenici e quelli romani in una grande Koinè culturale e religiosa, sono il segno di una grande trasformazione dei tempi e l’avvio di una importante rivoluzione spirituale che riparte proprio da qui, dall’Europa: questo continente deturpato dalle macerie delle guerre, dalle epidemie, dalla siccità, dalla crisi economica, riesce ancora a serbare la scintilla che ha riacceso la fiamma manifesta ed immortale della Tradizione, la quale oramai sta tornando sugli altari e nelle case, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, portando con sé una presa di coscienza spirituale destinata ad espandersi sempre di più, perché il fuoco che ieri ha covato sotto le ceneri oggi è stato rianimato dal vento divino, a dimostrazione che gli Dei esistono.